Chiesa parrocchiale della Madonna del ponte
Bruno Signorini - Passaggio di Bettona, Perugia (PG) - 1965L’opera si colloca a Passaggio, una
frazione posta a nord del comune di Bettona. L’intervento, teso a configurare
un luogo di interesse sociale, viene realizzato per mezzo di un’organizzazione
internazionale laica che fornisce mano d’opera gratuita, costituita da soggetti
con poca esperienza nel campo dell’edilizia. Per tale ragione Signorini
progetta un contenitore di spessore variabile, prevedendo l’uso di materiali
propri della tradizione.
L’aula ha una forma libera, in cui le linee curve
perimetrali realizzano uno spazio il cui fulcro è rappresentato dalla zona
sacra. L’altare si colloca sopra un piano rialzato ed è illuminato da un
lucernario a sezione conica; l’illuminazione naturale viene inoltre garantita
da due feritoie fortemente strombate poste sui lati più lunghi dell’aula.
Tangenti all’involucro della chiesa si collocano i due cilindri che ospitano il
battistero e la cappella laterale. Lo spessore murario dell’edificio si
caratterizza per le notevoli dimensioni, e prevede la presenza di zone scavate
in cui sono realizzati confessionali, scale e passaggi. La facciata
dell’edificio si caratterizza come un involucro omogeneo che forma due ali, al
centro delle quali un taglio verticale definisce l’ingresso principale.
L’edificio è in muratura e presenta un paramento
murario in laterizio faccia a vista, costituito da pietre del Subasio di tre
differenti colorazioni. All’interno le pareti sono intonacate con un impasto di
terra, simile alla pozzolana, che assume il caratteristico colore ocra, mentre le
pavimentazioni sono in laterizio; l’altare, realizzato con una spessa lastra in
travertino, è sostenuto da un parallelepipedo dello stesso materiale. La
copertura dell’edificio è costituita da una lastra biconvessa con struttura
metallica di travi reticolari. Il campanile, di altezza contenuta, culmina con
un cavalletto di forma piramidale realizzato con travi di ferro a T, che si
congiungono a sostenere una sfera metallica al di sopra della quale si colloca
la croce.
L’opera sottolinea l’attenzione posta dal
progettista alla cura del dettaglio, seppure perseguita adottando scelte
costruttive semplificate, necessarie a garantire la sicurezza di un edificio
realizzato per mezzo di mani poco esperte.